Quali sono le vostre zone erronee?
Sono quelle che comprendono quei comportamenti dannosi o limitanti, collegati a schemi di pensiero automatici, che ripetiamo e che ci mantengono in una condizione di malessere.
Il libro di Wayne Dyer “Le vostre zone erronee” in ogni capitolo ne esplora una, analizzando il motivo per il quale persiste il comportamento che non è in linea con il benessere, cercando di rispondere alla domanda: “Qual è il vantaggio che ottengo nel continuare questa abitudine?”
Dyer elenca diverse ragioni, piuttosto costanti, che portano a perseverare in un comportamento autodistruttivo. Questo perché ciò che è familiare è più semplice e rassicurante di ciò che non si conosce. Inoltre cambiare determina un’assunzione di responsabilità e anche questa prospettiva può spaventare.
Esplorare queste dinamiche ti aiuta a capire perché sei intrappolato in queste zone erronee e come riuscire a liberarti.
E’ per questo motivo che alla fine di ogni capitolo Dyer inserisce delle strategie e degli esercizi pratici per aiutarti ad eliminare quei comportamenti limitanti.
I temi principali sui quali il libro si svolge sono due:
- SIAMO LA SOMMA DELLE NOSTRE SCELTE. Come sostiene Dyer, noi non siamo responsabili degli eventi esterni che non dipendono da noi, ma siamo responsabili del modo in cui reagiamo e li affrontiamo. Questo significa che siamo responsabili dei nostri stati d’animo, visto che le emozioni sono connesse ai pensieri che ci facciamo. Quindi non è l’evento in sé che scaturisce in noi malessere, ma l’interpretazione che noi diamo di quella situazione. Questa conclusione di Wayne Dyer si basa sugli studi e sui libri di Victor Frankl, uno psichiatra austriaco sopravvissuto a quattro campi di concentramento e autore del libro “Uno psicologo nei lager”. Frankl capì che anche in terribili circostanze di stress psichico e fisico, e sottoposto alle peggiori privazioni, nessuno poteva toglierli la libertà di scegliere i suoi pensieri ed interpretare la realtà in modo personale.
- PRENDIAMOCI CURA DEL TEMPO PRESENTE. Vivere il presente costituisce un punto cardine per l’eliminazione degli schemi disfunzionali e nella costruzione della felicità. Rimanere fermi nel passato (rivivendo un senso di colpa per ciò che è stato) o nel futuro (sperimentando inquietudine per ciò che sarà) sono delle trappole che non ci permettono di vivere il presente in tutta la sua essenza. Leggendo questo libro inizierai a farti diverse domande: “Perchè mi sento così proprio adesso?” “Cosa posso fare adesso per migliorare la mia situazione?”Questi sono gli interrogativi di chi sta abbandonando gli atteggiamenti disfunzionali per andare verso la felicità e la consapevolezza.
Quella consapevolezza che diventa un faro che fa luce sugli schemi che ci tengono ancorati a vecchi modi di reagire e che illumina la strada che conduce verso sé stessi.
Consiglio questa lettura a chi vuole vincere le resistenze che si oppongono alla propria felicità e chi vuole intraprendere un percorso di crescita personale.
Buona lettura!
Dott.ssa M. Alice Salonis