Benessere: l’importante ruolo dell’autoaccettazione

ragazza sorridente con fumetti e idee

Nell’ immaginario comune di solito si tende ad attribuire il concetto di benessere con l’assenza di qualunque forma di disagio, disturbo o preoccupazione. Per questo motivo, la ricerca del benessere di solito passa attraverso una spasmodica lotta per l’eliminazione di qualsiasi fonte di intralcio tra noi e la serenità. Si tenta, in questo modo, di sostituire anche i pensieri disturbanti, le emozioni che percepiamo negative, e tutte quelle sensazioni che suscitano in noi agitazione e ansia; con l’illusione che queste possano essere totalmente tenute sotto controllo.
Purtroppo, però, questo non è possibile. Per quanto ci sforziamo, non rientra nel nostro potere la capacità di eliminare i pensieri che ci creano disagio, proprio perché la nostra mente è strutturata in modo tale da elaborare in maniera continua una serie di sequenze di pensieri, il più delle volte di natura pessimistica.
Partendo da questo presupposto, quindi, un approccio utile, che possa garantire il raggiungimento del benessere nonostante il “malessere” è garantito da una forma di accettazione degli aspetti che ci appartengono e che tentiamo di combattere al fine di eliminarli, come per esempio i pensieri negativi. Più tentiamo di eliminare e controllare i nostri pensieri, più saremo lontani dalla serenità.

ragazza guarda il mare impetuoso

L’accettazione non è intesa come forma di rassegnazione o tolleranza, ma corrisponde piuttosto ad abbracciare la realtà presente così com’è, evitando di combatterla. Questo non presuppone assenza di cambiamento, e quindi fossilizzazione nel momento presente; ognuno di noi può decidere di migliorare la propria condizione. Per fare questo, però, il presupposto fondamentale è dato da accettare prima la propria condizione: solo dopo aver fatto ciò la si potrà cambiare.
Accettazione significa prendere distanza dai processi di pensiero con cui di solito ci fondiamo talmente tanto da interpretare la realtà per ciò che pensiamo e non per quello che in realtà vediamo.
Imparare a lasciare che vadano e vengano senza prestargli troppa attenzione, come quando il televisore è acceso in sottofondo e noi continuiamo a fare qualche altra azione senza prestargli attenzione.
Accettarle significa che non dobbiamo averne paura o sprecare tempo per combatterle. Infatti ciò a cui ci opponiamo persiste, ciò che accettiamo ci predispone al cambiamento.

Dott.ssa Maria Alice Salonis

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