Ogni giorno siamo assuefatti da schemi comportamentali automatici che mettiamo in atto, spesso senza rendercene conto.
Questi schemi che guidano le nostre azioni in risposta agli stimoli ambientali, sono stati acquisiti nella nostra infanzia dalle figure di riferimento, attraverso un processo di copia, e li riproponiamo poi da adulti anche in maniera inconsapevole.
Accade inoltre che, quei comportamenti che nel passato potevano avere una funzione specifica (per esempio richiesta di accudimento, vicinanza alle figure di attaccamento ecc.), da adulti si rivelano del tutto disfunzionali al presente; ma la nostra tendenza a metterli in atto automaticamente non ci permette di vederne il loro limite.
Da qui nasce l’importanza di inserire all’interno della routine quotidiana, fatta di schemi fissi e spesso rigidi, delle novità piacevoli, che aiutino a riscoprire il gusto della scoperta.
Possono essere anche piccole variazioni che non stravolgano completamente il proprio stile di vita, il che risulterebbe altrimenti controproducente.
Piccole modifiche nella propria giornata – dalla scelta del cibo a colazione, piuttosto che l’abbigliamento abituale o una chiamata a un amico che non si sente da tempo – possono essere una rottura agli schemi che invece di solito connotano l’andamento quotidiano.
Questo ci aiuta a recuperare la consapevolezza dei comportamenti che scegliamo di mettere in atto, e di essere presenti a noi stessi nel qui ed ora.
Inserendo delle novità piacevoli che noi stessi decidiamo, infatti, iniziamo a prestare maggiore attenzione a quanto le nostre scelte possano modificare piacevolmente la nostra giornata.